Come ribadito negli articoli precedenti, la palestra nel Triathlon non serve ad aumentare il volume, ma bensì a migliorare il rapporto peso-potenza.
Oggi vi illustrerò alcuni esercizi basilari, ma necessari, che un triathleta dovrebbe svolgere in palestra. Partirò prima con una premessa: nel Triathlon i muscoli più utilizzati sono quelli degli arti inferiori, ossia il quadricipite femorale, bicipite femorale, soleo, tibiale ecc.; poi per quanto riguarda gli arti superiori, un muscolo molto utilizzato nel nuoto è il tricipite; facendo riferimento al torace, invece, possiamo nominare il gran pettorale, i dorsali e sulla schiena il trapezio. Quindi, dopo aver fatto questo breve elenco, avrete dedotto che gli esercizi saranno per questi muscoli. Il primo è molto conosciuto a livello mondiale, anche grazie alla diffusione del crossfit*, e il suo nome è squat, il quale consiste nel fare un piegamento con gli arti inferiori, con o senza un peso poggiato sulle spalle.
Il secondo esercizio si chiama affondo e coinvolge prevalentemente i due quadricipiti femorali insieme ai muscoli del gluteo; consiste nel fare un passo in avanti e portare il peso del corpo su quell'arto inferiore, da questo infatti prende il nome l'esercizio, proprio perché il nostro atleta deve, con questo movimento, affondare in avanti per poi tornare alla posizione di partenza.
Gli altri esercizi che vi propongo sono lo skip, corsa calciata, corsa incrociata e squat sul posto con salto e successivo allungo. Quest'ultimi sono i migliori proprio perché il Triathlon è uno sport dove l'agilità e la leggerezza sono fondamentali, quindi gli esercizi in palestra con i pesi servono sì, ma non bisogna mai abbondare con essi; proprio perché aumentando di volume muscolare, si perde quella leggerezza e quell'esplosività che nel Triathlon sono fondamentali.
*crossfit: è un sistema di fitness brevettato e creato da Greg Glassman ed è un marchio della CrossFit Inc.
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